Architetto (Parigi 1801 - Fontainebleau 1875). Vincitore, nel 1824, del Grand Prix, soggiornò a Roma per cinque anni studiando l'architettura antica, poi, tornato a Parigi nel 1830, aprì una scuola privata di architettura (1830-56). Ricollegandosi al razionalismo illuminista, L. promosse, in antitesi al formalismo accademico, soluzioni caratterizzate da un funzionalismo strutturale e decorativo; nella Biblioteca di Sainte-Geneviève (1843-50) come nella Biblioteca Imperiale (1854-75, poi Biblioteca Nazionale), L. utilizzò infatti largamente il ferro con funzione insieme portante e decorativa, mantenendo tuttavia un notevole livello qualitativo anche nelle parti costruite con i materiali tradizionali; così anche nel collegio di Sainte-Barbe, costruito con il fratello François-Théodore (1799-1885).