Fisico russo naturalizzato statunitense (Odessa 1914 - Filadelfia 1983), professore di fisica teorica alla Washington University di Saint Louis, poi all'università della Pennsylvania a Filadelfia (dal 1960). Il suo nome è legato all'effetto P., che, in fisica delle particelle elementari, è la fotoproduzione di pioni π0 o di altri mesoni neutri prodotti da un fotone che può essere anche virtuale; tale effetto consente, tra l'altro, di misurare la larghezza (e quindi la vita media) del decadimento π0→2 γ e analoghi. A partire dagli anni Novanta del sec. 20° l'effetto P. è stato utilizzato in esperimenti progettati per rivelare gli assioni; queste particelle, mai osservate finora, potrebbero essere alcuni dei componenti della materia invisibile che costituisce l'Universo. In questi esperimenti si sfrutta l'effetto P. inverso, cioè la conversione dell'assione in un fotone per interazione con il campo magnetico statico generato da un potente magnete superconduttore, o mediante la sua conversione in fotone all'interno di un cristallo di germanio.