Pittore francese (Parigi 1733 - ivi 1808). Pittore di rovine e di paesaggi in cui li tono archeologico si fonde con l'elemento fantastico grazie a una viva sensibilità agli effetti di luce e al gusto, tipicamente settecentesco, per il 'capriccio'. R., che fu anche decoratore e disegnatore di giardini, ebbe l'incarico di consevatore di quadri del Museo reale e partecipò alla sistemazione del primo nucleo del Museo del Louvre.
Dopo avere studiato con M. A. Slodtz, seguì il marchese di Stainville (1754) a Roma, dove, sostenuto da C.-J. Natoire, rimase fino al 1765. R. iniziò, come pittore di rovine, una fortunata attività, in cui anche i disegni a penna e a sanguigna ebbero grande successo tra i suoi committenti (Caylus, Mariette, Saint-Non, ecc.). Fu influenzato da G. P. Pannini e da G. B. Piranesi, da cui riprese l'elemento visionario (La scala a chiocciola del Palazzo Farnese a Caprarola, 1764 circa, Parigi, Louvre) e con il quale ebbe comuni interessi (Vedute di Cori). Fu in rapporto anche con Fragonard: i due trattarono alla stessa maniera le architetture con rovine e resero con particolare vivacità i personaggi che le animavano, tanto che spesso la critica ha confuso le loro opere; notevoli: Capriccio architettonico con il Pantheon (1758, San Pietroburgo, Ermitage); Veduta del portico di San Pietro (Parigi, Louvre, Département des arts graphiques); Entrata del Pantheon (La Valletta, Museo delle belle arti); Capriccio romano (Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle), tutte del 1759. A Roma frequentò anche J. Barbault, Ch.-L. Clérisseau e J.-P. Lallemand. In occasione di un viaggio a Napoli (1760), visitò gli scavi di Ercolano e Pompei. Tornato in patria, fu ammesso all'Accademia con il Capriccio architettonico con il Pantheon e il Porto di Ripetta (1766, Parigi, École supérieure des beaux-arts). R. realizzò poi grandi pannelli decorativi, utilizzando numerosi disegni e schizzi eseguiti in Italia; ebbe l'incarico di trasformare i "Bains d'Apollon" a Versailles e di disegnare i giardini reali (da cui trasse dipinti); produsse vedute dei monumenti romani di Francia, tra cui la serie delle Antichità della Linguadoca (commissionate per il castello di Fontainebleau; ora Parigi, Louvre). R., dopo avere dipinto La Bastiglia nei primi giorni della sua demolizione (1789, Parigi, Musée Carnavalet) e la Festa della Federazione (1790, castello di Versailles), nel 1793 fu imprigionato; ma, presto liberato (1794), ritornò all'incarico (avuto già nel 1777 e confermato con la nomina a "Garde du Musée" nel 1784) per la sistemazione del Musée Royal (Louvre), che dipinse nel Progetto della sistemazione della grande galleria del Louvre (1796 circa, Parigi, Louvre).