(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto di convocare il Senato; secondo la tradizione fu autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l’Aventino. Promesso sposo di una giovane plebea, Virginia, la difese contro il patrizio Appio Claudio, e dopo la morte di lei, sollevò il popolo e occupò il Monte Sacro, ottenendo dal Senato la citazione in giudizio dell’avversario e l’immunità per gli insorti. La sua figura è in gran parte leggendaria.
Suo figlio Lucio Icilio, tribuno nel 412 e 409 a.C., fece approvare una legge per cui venivano assicurati ai plebei 3 dei 4 posti di questore e la partecipazione all’elezione dei tribuni militari.