Il più celebre libro di pietà del cristianesimo medievale, che trae il titolo dal primo capitolo del libro I (De imitatione Christi et contemptu omnium vanitatum mundi). Contiene – in stile incisivo e lapidario – precetti per una intensa vita interiore (libri I-II), che meglio si chiarisce come vita di grazia (libro III), alimentata dalla consuetudine eucaristica (libro IV). Estremamente complesso il problema dell’identificazione dell’autore (è stato attribuito, senza argomenti definitivi, a Gersone di Vercelli, a Jean de Gerson, a Tommaso da Kempis, all’ambiente della devotio moderna). L’opera non sembra comunque anteriore al 15° secolo.