Insieme delle superfici che hanno il compito di assicurare la stabilità e il comando di un aeromobile in volo. L’i. è di norma situato in corrispondenza alla parte posteriore dell’aeromobile ed è costituito da superfici orizzontali e verticali. Nei velivoli, il tipo di i. più diffuso è quello cruciforme (fig. A); frequente è anche l’i. a T in cui l’i. orizzontale è disposto alla sommità di quello verticale (fig. B), al fine di evitare che venga investito dal flusso dei gas di scarico dei motori a reazione o per sottrarlo alla zona di ombra aerodinamica creata dall’ala (tale fenomeno potrebbe essere evitato anche dalla formula canard, in cui l’i. orizzontale è disposto a prua anteriormente all’ala). Nei velivoli con ala a delta l’i. orizzontale è sostituito da superfici mobili simili ad alettoni situate al bordo di uscita (elevoni); questi svolgono le funzioni di alettoni se ruotano in senso opposto, di equilibratore se ruotano nello stesso senso. Rari sono gli esempi di impennaggi a farfalla costituiti da due superfici disposte a V le cui parti mobili possono ruotare nello stesso senso funzionando da equilibratore o in senso opposto con funzione di timone di direzione (fig. C). Negli i. plurideriva l’i. orizzontale sopporta due o più i. verticali (fig. D); tale formula costruttiva viene impiegata al fine di accrescere l’efficienza aerodinamica degli impennaggi. Sul bordo di uscita delle parti mobili degli i. sono incernierate delle piccole alette di compensazione (flettner) la cui rotazione, comandata dal pilota, agisce sui timoni stabilizzandoli aerodinamicamente e mantenendo il velivolo in assetto di volo costante. Oggi vengono realizzati anche i. costituiti da materiali compositi sia per la parte strutturale che per i rivestimenti, in particolare per le superfici mobili.