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imprenditore

di Fabrizio Galimberti - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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imprenditore

Fabrizio Galimberti

Il primo attore sulla scena dell'impresa

Un grande economista dello scorso secolo, John M. Keynes, fece una colorita affermazione: "Gli imprenditori sono mossi da spiriti animali". In effetti, è l'istinto che li guida, la voglia di darsi da fare, di misurarsi con gli altri e con la vita, di far nascere qualcosa. La spinta che li anima non è una sola: c'è il desiderio di guadagnare, ma anche dell'affermazione di sé e quello di creare. È per queste qualità che all'imprenditore viene riconosciuta una quota del ricavo che l'azienda incassa, cioè del profitto che rappresenta il segno principale della buona salute di un'impresa

La regola del tre

Una cosa è certa: anche il più bravo imprenditore non può lavorare sotto le stelle. Ha bisogno di un capitale: un tetto sulla sua testa e alcuni strumenti, fossero pure semplicemente un tavolo, una seggiola, carta, penna e telefono. Per procurarsi tutto questo investirà un capitale iniziale e quando ingrandirà il suo giro di affari assumerà qualcuno che lo affianchi. Imprenditorialità, capitale e lavoro sono i tre elementi ‒ i tre 'fattori della produzione' ‒ che caratterizzano il mondo delle imprese.

Se facciamo qualche esempio, dal mitico Henry Ford al re dell'informatica Bill Gates alle famiglie italiane Agnelli e Benetton, vediamo che tutti hanno creato solide imprese, combinando la capacità imprenditoriale, un capitale iniziale e il lavoro dipendente. La buona salute delle loro imprese sta nella capacità di creare ricchezza e di produrre profitto per l'imprenditore e guadagno per chi vi lavora.

Rischio come mestiere

Il rischio è un elemento caratteristico dell'agire imprenditoriale e deriva dal margine di incertezza che aleggia intorno alla riuscita del prodotto e alla sua distribuzione, dall'incognita del mercato e dalla precaria regolarità dei pagamenti dei clienti. La vita dell'imprenditore, pur se galvanizzante, è anche dura, e solo la remunerazione del rischio può spingerlo ad andare avanti. Nelle piccole e medie imprese è facile trovare ancora oggi la figura dell'imprenditore 'puro', cioè di colui che rischia il capitale proprio e ha abilità sufficiente a mettere in moto l'azienda e a farla funzionare. Nelle grandi aziende il discorso è più complesso: il capitale spesso è fornito dall'indebitamento, viene da banche o dall'emissione di obbligazioni, oppure è fornito dai sottoscrittori di azioni che esse hanno emesso. Le azioni sono titoli di proprietà: un'azione rappresenta una piccola frazione del capitale della società, è un 'pezzetto di impresa', e queste azioni possono essere sottoscritte da singoli risparmiatori o da società finanziarie che investono in un settore che sembra promettere margini di profitto. Quanto alla capacità di coagulare insieme uomini e mezzi e di dirigerli, oggi viene sempre più delegata a una classe di esperti chiamati manager. Numerosi sono gli imprenditori italiani che, sospinti dalla necessità o dallo spirito di avventura, hanno accettato il rischio di trasferirsi all'estero: essi rappresentano uno dei tanti tramiti tra l'industria italiana e il mercato internazionale.

Imprenditoria italiana

All'inizio del Novecento, accanto ai nuclei della grande industria nascente ‒ siderurgica, cantieristica, meccanica, tessile, cui si erano aggiunte la produzione dell'energia elettrica e la lavorazione della gomma ‒ si forma una miriade di piccole e medie aziende che caratterizzerà lo sviluppo della nostra economia. Gli uomini che le guidano hanno da subito dato vita a un nuovo stile di lavoro: una specialità produttiva strettamente intrecciata al territorio che forma un'originale architettura industriale, quel distretto industriale che ancora oggi è il vanto del made in Italy. Le invenzioni tecnologiche che venivano messe a punto si innestavano sulla volontà di mantenere contenuta la dimensione dell'azienda per conservarne il controllo e la struttura familiare. Oggigiorno le microimprese, aziende con meno di 10 addetti, formano circa il 95% della realtà imprenditoriale italiana.

Tuttavia, all'inizio del 21° secolo anche il mondo dei distretti si trova in difficoltà. La globalizzazione ha esposto l'Italia alla concorrenza di paesi con bassi costi del lavoro e la stessa struttura dei distretti ha messo in luce i problemi di successione una volta che la famiglia invecchia e diventa necessario portare dentro le aziende manager professionisti.

Alcune organizzazioni

Gli imprenditori italiani hanno creato una serie di organizzazioni che rappresentano l'intera categoria nelle trattative per i contratti di lavoro e nei rapporti con le istituzioni; al gruppo dirigente sono deputati l'elaborazione delle linee strategiche da perseguire e l'approfondimento della cultura di impresa. L'associazione più antica e conosciuta è la Confindustria, ma ne esistono diverse, rappresentative dei vari settori economici. La rappresentanza dell'imprenditoria femminile è affidata alla AIDDA, ossia Associazione imprenditrici donne dirigenti d'azienda. I giovani industriali fra i 18 e i 40 anni confluiscono invece nella Confederazione nazionale giovani imprenditori.

L'albero dei soldi

Da dove nasce il capitale? È semplice: dai soldi. I soldi nascono dai soldi, come sa chi vuole mettere su un'impresa. All'inizio è uso chiederli in prestito a una banca o raggranellarli fra i propri risparmi; una volta convogliato nel progetto, il denaro si trasforma nel capitale fisico, formato dall'attrezzatura necessaria a produrre. Anche in seguito soldi e capitale continueranno ad alimentarsi reciprocamente: quando l'impresa vende i suoi prodotti ne ottiene un ricavo che serve a pagare i salari di chi ha lavorato, le materie prime impiegate, il rischio che ha corso l'imprenditore e infine a ricompensare il capitale e ad accantonare soldi per comprare in futuro nuove macchine.

Distretti industriali: crisi o metamorfosi?

Pur rappresentando una grossa parte dell'economia italiana e degli occupati, i distretti industriali stanno affrontando una fase di rinnovamento, imposto dalla generale crisi economica. La transizione è verso un modello di impresa 'a rete aperta', capace di uscire dal locale, sviluppare una presenza sui mercati a livello internazionale e, soprattutto, di investire in ricerca.

Cavalieri e imprenditori

Il massimo riconoscimento per Nerio Alessandri è arrivato nel 2001, quando il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato Cavaliere del Lavoro, il più giovane nella storia della Repubblica.

Intorno ai 20 anni, nel garage di casa trasformato in officina, il giovane costruisce il prototipo della hack squat, un attrezzo per potenziare i muscoli. Da allora il suo slogan "Wellness come nuovo stile di vita" ha avuto un crescente successo, tanto da portare in poco più di 15 anni la sua azienda, la Technogym, alle Olimpiadi di Sydney come fornitrice ufficiale delle attrezzature da allenamento. Nel 2004 la Technogym vantava un fatturato in crescita e la leadership del settore in Europa: più di 850 dipendenti (età media 29 anni), 9 filiali dirette e oltre 30.000 centri in tutto il mondo.

Imprenditoria in rosa

Sono moltissimi i cosiddetti 'sportelli donna' disseminati in Italia per aiutare e diffondere la cultura d'impresa al femminile. Di fronte al problema disoccupazione - nettamente maggiore fra le lavoratrici - le donne reagiscono inventandosi un lavoro. Da inchieste sul campo risulta che l'imprenditrice è affidabile, costante, attenta all'aspetto sociale dell'impresa. L'età media è fra i 28 e i 35 anni, ma con punte fra i 42 e i 50 anni, quando spesso la donna rientra nel mercato del lavoro, dopo essersi dedicata alla famiglia.

Vedi anche
Confindustria Confederazione generale dell’industria italiana. Costituita a Torino nel 1910 con il nome di Confederazione italiana dell’industria, nel 1919 con il trasferimento della sede a Roma prese il nome attuale. È la principale organizzazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia. ... azienda economia L’azienda può essere definita come un’organizzazione di persone e beni economici ovvero, con accento dinamico, come un sistema di forze economiche, che sviluppa nell’ambiente con cui interagisce processi di produzione e/o di consumo, a favore dei soggetti economici che vi cooperano.  ● Il concetto ... Giovanni Agnèlli Agnèlli, Giovanni. - Industriale (Villar Perosa 1866 - Torino 1945); tra i fondatori, nel 1899, della FIAT, ne fu poi, dal 1905, consigliere delegato e dal 1920 presidente. Iniziatore e collaboratore di molte altre importanti industrie meccaniche, idroelettriche e aeronautiche; senatore del regno dal ... economia Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, uno Stato, un continente, il mondo intero. Anche uso razionale del denaro e di qualsiasi mezzo limitato, che mira a ottenere il massimo ...
Indice
  • 1 La regola del tre
  • 2 Rischio come mestiere
  • 3 Imprenditoria italiana
  • 4 Alcune organizzazioni
  • 5 L'albero dei soldi
  • 6 Distretti industriali: crisi o metamorfosi?
  • 7 Cavalieri e imprenditori
  • 8 Imprenditoria in rosa
Categorie
  • MESTIERI E PROFESSIONI in Economia
Altri risultati per imprenditore
  • imprenditore
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Patrizio Bianchi Imprenditore è «chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio», come recita l’art. 2082 del codice civile. Cenni storici La figura dell’i., come organizzatore di attività produttive da rivolgere al mercato, emerge nel Settecento. ...
  • INDUSTRIALE, film
    Enciclopedia del Cinema (2003)
    Industriale, film Serafino Murri Per film documentario industriale (o film tecnico-industriale), si intende una forma di documentazione e informazione interna al mondo del lavoro, della produzione e della tecnica, realizzata con mezzi cinematografici, animata da obiettivi professionali e destinata ...
  • Imprenditori
    Enciclopedia delle scienze sociali (1994)
    Alberto Martinelli Premessa L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore innova i metodi, i processi, i prodotti, creando opportunità di crescita economica e di sviluppo dei ...
Vocabolario
imprenditóre
imprenditore imprenditóre s. m. (f. -trice) [der. di imprendere]. – Chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata, di carattere industriale, agricolo o commerciale, al fine della produzione o dello scambio di beni o di...
imprenditorìa
imprenditoria imprenditorìa s. f. [der. di imprenditore]. – La categoria o l’attività degli imprenditori: l’i. privata; l’i. milanese.
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