Regista cinematografico ungherese (Pécs 1930 - Monaco di Baviera 1994). Autore tra i più significativi del cinema ungherese degli anni Sessanta per la qualità dell'impegno e per doti stilistiche, predilesse storie emblematiche, in cui tentò la difficile saldatura tra fatti individuali e contesto storico (come in Virágvasárnap "La domenica delle palme", 1969, e Várákozók "In attesa", 1975). Lo sforzo metaforico diviene più evidente quando la descrizione di eventi si mescola ai toni della decantazione popolare della "leggenda" come in Meztelen vagy (noto come "La leggenda della morte e della resurrezione di due ragazzi", 1972). Vanno ricordati inoltre Szarvassá vált fink ("I ragazzi trasformati in cervi", 1974), Két Elhatározás ("Due decisioni", 1977), Pusztai emberek ("Gente della puszta", 1981), Yerma (1984).