In medicina, condizione patologica consistente nella compressione di un organo (per es., ansa intestinale, utero ecc.) in una cavità, preformata o neoformata, insufficiente a contenerlo. I. intestinale Può avvenire sia quando un’ansa, l’appendice cecale o un’appendice epiploica s’insinuano in un foro, in un anello membranoso ecc., realizzando un’ernia interna, sia quando esse vengono inglobate in un tessuto di reazione (peritoniti circoscritte); i sintomi sono gli stessi dell’occlusione intestinale o ileo. I. dell’utero Consiste nella permanenza dell’utero gravido nella cavità del piccolo bacino oltre il 3° mese di gestazione. I sintomi si manifestano con la compressione degli organi pelvici (retto, uretra, vasi sanguiferi ecc.), con cistite, con conati di aborto e, nei casi più gravi, con la necrosi delle pareti dell’utero.