‛IRĀQ (XIX, p. 528 e App. I, p. 737)
Popolazione (XIX, p. 532). - Una valutazione del 1938 stimava a 3,7 milioni gli abitanti; un censimento del 1945 ha dato 4.611.350 ab.
Agricoltura e allevamento (XIX, p. 533). - Ulteriormente incrementata la produzione dei datteri (30 milioni di palme di cui 18 nel Shaṭṭ el-‛Arab, nel 1944) che si stima a circa 2,5 milioni di q. annui, in media, di cui tra 1,5 e 2 destinati all'esportazione (specialmente da Bassora). Il raccolto di datteri iracheno, equivale pertanto all'80% circa di quello mondiale.
Riguardo alle colture cerealicole più importanti, nel 1945 il frumento investiva 777.000 ha. con una produzione di 4 milioni di q., e l'orzo occupava una superficie anche maggiore (826.000 ha.) con 6,5 milioni di q. di prodotto. Un certo successo - non pari tuttavia alle speranze nutrite - ha avuto il cotone, di cui nel 1942 si coltivavano 5360 ha. con una produzione di 725 t. Il patrimonio zootecnico è in aumento: nel 1945 si calcolavano 6,4 milioni di bovini; 1,9 di caprini; 865.000 bovini; 136.000 bufali; 200.000 cavalli; 435.000 asini; 300.000 cammelli.
Produzione mineraria (XIX, p. 534). - La produzione del petrolio è fortemente aumentata in questi ultimi anni, dopo l'inflessione verificatasi all'inizio della guerra (essa era scesa da 4,1 milioni di t. nel 1939 a 1,5 nel 1941). Dopo il 1942 (2,6 milioni di t.) la ripresa e stata celere e nel 1944 era raggiunto il livello di produzione anteguerra, che fu superato poi negli anni successivi (1946: 4,6 milioni di t.).
Comunicazioni (XIX, p. 535). - È ora in funzione un tronco ferroviario (200 km.) che da Qal‛at Shirqāt, ove giunge una ferrovia da Baghdād, va a Mossul, e da questa città alla frontiera con la Siria (Tel-Kotchek). La ferrovia, in territorio siriano, continua poi fino ad Aleppo. La rete ferroviaria misurava, nel 1947, 1550 km. Le strade camionabili, alla stessa data, avevano una lunghezza complessiva di 6400 km. di cui circa 1/3 bitumate. Baghdād è base di numerose linee aeree.
Commercio (XIX, p. 535). - Ha segnato, negli ultimi anni, queste cifre (in milioni di dollari iracheni):
Le caratteristiche del movimento commerciale restano inalterate. Ma si nota un aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti (30% dal valore esportato) e una diminuzione delle importazioni dall'India (1/5 del valore nel 1941-46, contro 1/3 nel ventennio precedente).
Finanze. - L'andamento delle finanze durante la guerra denota un certo equilibrio fra entrate e spese.
La circolazione è passata da 5,8 milioni di dinari nel 1939 a 32,7 milioni nel settembre del 1948. Alla fine della guerra l'‛Irāq aveva accumulato nei confronti della Gran Bretagna, per forniture, servizî, ecc., un saldo attivo in sterline ammontante a 50 milioni di sterline. Nel novembre 1947 il governo ha autorizzato la creazione di una banca centrale.
Storia. - Nell'aprile 1939, proprio alla vigilia della seconda Guerra mondiale, l'‛Irāq perdeva per un incidente automobilistico il giovane re Ghāzī. Gli succedeva il figlio Faiṣal II, sotto la reggenza dello zio ‛Abd el-Ilāh, mentre il nuovo conflitto mondiale rimetteva sul tappeto la questione degli obblighi dell'‛Irāq verso l'Inghilterra, secondo il trattato del 1930. La situazione di disagio creatasi precipitava nella primavera del 1941: elementi nazionalisti e militari rovesciavano il governo moderato di Ṭāhā al-Hāshimī, e lo sostituivano con Rashīd ‛Ālī el-Kailānī che nel gennaio precedente aveva dovuto abbandonare il potere dietro pressione britannica; veniva anche nominato un nuovo reggente nella persona dello sceriffo Sharaf. La Gran Bretagna concentrò subito truppe a Bassora chiedendo al governo iracheno il permesso non solo di transito, ma di permanenza e di organizzazione di basi nel paese; resistendo il gabinetto Kailānī, si apersero senz'altro le ostilità (maggio 1941) e in meno di un mese nonostante l'aiuto di forze aeree italo-tedesche, la resistenza dei nazionalisti fu piegata. Ai primi di giugno i Britannici reinsediavano a Baghdād il reggente ‛Abd el-Ilāh, che formava un gabinetto filobritannico con Genīl el-Midfa‛ī. Seguirono processi e condanne contro i capi del movimento.
Nel dicembre del 1941, sotto il ministero di Nūrī Āl Sa‛id, un nuovo accordo navale e militare anglo-iracheno metteva a disposizione della Gran Bretagna le basi di Bassora e Fāo alla foce dello Shaṭṭ el-‛Arab. Il 16 gennaio 1943, l'‛Irāq dichiarava guerra alle potenze dell'Asse, suggellando così anche de iure il suo schieramento con gli Alleati. Ulteriori atti della politica estera irachena negli ultimi anni sono: la sua adesione alla Lega Araba (marzo 1945), l'ammissione alle N. U., il trattato di amicizia turco-iracheno (aprile 1946). Nell'autunno del 1947, il graduale ritiro delle truppe britanniche dall'‛Irāq era compiuto, salvo i contingenti presidio delle basi aeree di Shaiba e Ḥabbaniyya. Un nuovo trattato d'alleanza anglo-iracheno veniva firmato a Portsmouth il 15 gennaio 1948, a modifica di quello del 1930, ma violente agitazioni antibritanniche in Baghdād conducevano alle dimissioni del ministero Ṣāliḥ Giabr che lo aveva negoziato. Il 29 gennaio si formava un nuovo gabinetto, sotto la presidenza del sayyid Moḥammed eṣ-Ṣadr che, come primo atto respingeva il Trattato, e il 25 febbraio faceva sciogliere dal reggente il parlamento. Alla fine di giugno del 1948, in seguito alle elezioni politiche, si costituiva un nuovo ministero presieduto da el-Paciagī.