Nome di due dotti ebrei italiani. Il primo (o il vecchio, figlio di Mali, conosciuto con la sigla ebraica RID), vissuto tra il 12º e 13º secolo, fu talmudista e ritualista insigne; autore delle glosse talmudiche Tosafoth, notevoli per l'autonomia di giudizio, e di raccolte di decisioni giuridiche e Responsa. Ne fu erede spirituale l'omonimo nipote (I. il giovane, figlio di Elia, fine del 13º sec.), autore dell'opera giuridica Pisqž Halakhōth. A lui, più probabilmente che al nonno, sono da attribuire i commenti ai libri biblici di Giosuè, Giudice, Samuele e Giobbe.