(ingl. Nicobar Islands) Arcipelago di 19 isole (1800 km2 ca.) nel Golfo del Bengala, a S delle Isole Andamane, dalle quali le separa il canale dei Dieci Gradi. Sono in genere basse, con formazioni coralline, ma l’isola maggiore, Nicobar Grande (852 km2), che dista meno di 200 km da Sumatra, ha alture fino a 642 m. Le N., insieme con le Andamane e Sumatra, costituiscono uno dei sistemi arco-fossa che bordano il Pacifico occidentale. Solo 12 isole sono abitate (25.000 ab. ca.). L’economia si basa sulla pesca e la coltivazione del riso e del cocco.
Possedimento inglese dal 1869, dalla proclamazione dell’indipendenza indiana (1947) l’arcipelago fa parte dell’Unione Indiana e costituisce con le Andamane un territorio dell’Unione con capoluogo Port Blair, nell’isola Andaman Meridionale.
Tra le popolazioni indigene, si segnalano gli Shom-Pen, abitanti le selve interne della Nicobar Grande, che per i caratteri culturali (economia basata prevalentemente sulla caccia, assenza dell’arco e della ceramica, vestiario succinto) si distinguono dai rimanenti abitanti dell’arcipelago. La cultura di questi ultimi, ai quali si dà il nome generico di Nicobaresi, non si distacca sostanzialmente da quelle neo-indonesiane. La lingua, divisa in gruppi dialettali ben differenziati, è parlata dalle popolazioni appartenenti allo strato più antico ed è genealogicamente affine alla famiglia linguistica mon-khmer.