Tremiti, Isole Arcipelago del Mar Adriatico sud-occidentale, posto 22 km a N del promontorio del Gargano. È formato dalle isole di San Domino, la più estesa (2,08 km2) e la più fertile, San Nicola (0,41 km2) e Capraia (o Capperara; 0,44 km2), oltre che da alcuni scogli, di cui i principali sono il Cretaccio e la Vecchia. Dette anche Diomedee, le isole costituiscono un unico comune (➔ Isole Tremiti). Sorgono da un basamento di rocce cretacee e terziarie, cinto, nelle zone pianeggianti, da materiali attribuibili al Quaternario. Le coste sono ripide e rocciose, frastagliate, ricche di insenature e grotte. Molto sviluppato il turismo; praticata la pesca.
L’attuale isola di San Domino, chiamata nell’antichità Diomedea insula perché secondo la leggenda vi sarebbe stato sepolto l’eroe Diomede, si chiamò poi Trimerus e Tremetis. Nel 9° sec. nell’isola di San Nicola i benedettini di Montecassino fondarono un monastero che acquistò potenza economica e politica per poi decadere economicamente e moralmente nel 12° sec.; nel 1237 i benedettini furono sostituiti dai cistercensi di Casanova, a loro volta sostituiti nel 1412 da canonici regolari di S. Frediano di Lucca. A partire dalla metà del 15° sec. il monastero tornò a fiorire. Nel 1567 resistette all’attacco della flotta turca; poi decadde. Nel 1792 Ferdinando IV vi istituì una colonia penale.