Letterato greco, fanariota (Costantinopoli 1778 - ivi 1850), autore di tragedie in versi e di commedie, tra cui interessante per la storia della "questione della lingua", Κορακιστικά (1813; propriam. "la lingua dei corvi", da κόραξ -ακος "corvo", con scherzosa allusione al nome di A. Koraìs, con cui polemizzava). Scrisse anche di letteratura e storia. Amico di G. A. di Capodistria, lo seguì in Grecia e dopo la morte di lui (1831) fu più volte ministro.