Lanier, Jaron Zepel. – Informatico e saggista statunitense (n. New York 1960). Collaboratore della Atari fino al 1985, ha lasciato l’azienda per fondare la VPL Research, dove ha sviluppato le prime applicazioni nel campo della realtà virtuale, settore del quale è considerato un pioniere soprattutto per l'invenzione del data glove, uno strumento di input che permette di interagire con l'ambiente digitale immersivo. Intellettuale eclettico e sostenitore di un approccio umanistico alla tecnologia, dal 2009 scienziato interdisciplinare presso la Microsoft Research, L. ha contribuito allo sviluppo di startup poi acquisite da Google, Adobe e Oracle, ma ha spaziato con esiti felici anche nel settore della musica – pianista e specialista di strumenti musicali extraeuropei, è stato particolarmente attivo nel campo della “nuova” musica classica e ha composto musica da camera e strumentale (Instruments of change, 1994; Daredevil, 2006; Symphony for Amelia, 2010) – e in quello dell’arte, realizzando disegni e dipinti che sono stati esposti in numerosi musei e gallerie d’arte statunitensi. Negli anni L. ha elaborato una visione critica del Web che ha compiutamente illustrato in saggi in cui riflette sull’impatto sociale delle nuove tecnologie e dei social media e sulla filosofia della consapevolezza e dell’informazione: Information is an alienated experience (2006), You are not a gadget: a manifesto (2010; trad. it. 2010), Who owns the future? (2013; trad. it. La dignità digitale al tempo di internet. Per un'economia digitale equa, 2014) e Ten arguments for deleting your social media accounts right now (2018; trad. it. 2018). Nel 2014 l'Associazione librai ed editori tedeschi gli ha conferito il Friedenspreis.