Riformatore religioso (Hipswell o Wiclif, Yorkshire, 1330 circa - Lutterworth 1384). Contrastata figura di ecclesiastico, W. predicò la povertà evangelica, rifiutò la gerarchia della Chiesa e alcuni sacramenti, negò la transustanziazione e curò la prima traduzione in inglese della Bibbia.
Studiò a Oxford al Merton College, poi (1360) fu master o preside al Balliol College, quindi al Queen's College (1363-66; 1374-75; 1380-81). Frattanto nel 1361 aveva avuto una prebenda a Fellingham, poi (1365) fu guardiano della Canterbury Hall (nel 1372 espulso perché la fondazione prevedeva che fosse affidata a monaci); quindi (1368) ebbe un beneficio a Ludgerhall. Ottenuto il dottorato in teologia, probabilmente nel 1372, nel 1374 ebbe il beneficio a Lutterworth. La sua partecipazione alla commissione inviata a Bruges per discutere con i rappresentanti del papa (1374) segnò l'inizio della sua notorietà per le sue tesi politiche, e di lui si fece protettore Giovanni di Gaunt duca di Lancaster. Il vescovo di Londra Courtenay, avversario del duca, citò allora W. (1377), poi inviò a Roma 50 sue tesi (tratte principalmente dal De civili dominio), che furono condannate da Gregorio XI. La protezione di Giovanni di Gaunt e della corte, di cui era consigliere, evitò che W. fosse imprigionato e l'università di Oxford l'assolse. Ma la posizione di W. si venne dopo di allora indebolendo: le sue dottrine eucaristiche lo privarono dell'appoggio dei mendicanti e dello stesso ambiente di Oxford; e se la rivolta dei contadini (1381), della quale si è voluta dare a W. la responsabilità morale, influì solo indirettamente sul prestigio di W., questo andò scemando nell'ambiente di corte per la mutata situazione politica, per i nuovi consiglieri di Riccardo II, proprio mentre Courtenay, divenuto arcivescovo di Canterbury (1381), conduceva una più dura lotta contro W. e i suoi seguaci. Fu lui a convocare (1382) il "Concilio del terremoto" (per l'evento sismico che lo fece chiudere), che condannò 10 proposizioni di W. come ereticali e 14 come erronee. I comuni resistettero, ma la stessa università di Oxford dovette sottomettersi e W. ritirarsi a Lutterworth. W., morto in comunione della Chiesa, ebbe sepoltura ecclesiastica; ma quando il concilio di Costanza lo condannò, le sue ossa furono esumate e bruciate (1428).
Dei suoi scritti, i principali sono: De dominio divino (1375); De civili dominio (1375); De veritate scripturae (1378); De Ecclesia (1378); De ordine christiano (1379); De Eucharistia (1379); Trialogus (1382). Notevole anche la produzione filosofica di Wycliffe.