Storico (Albens, Savoia, 1767 - Passy, Parigi, 1839); giornalista di tendenze moderate e più o meno apertamente realiste durante la Rivoluzione, fu condannato a morte in contumacia (27 ott. 1795) dopo il 13 vendemmiaio, e più volte arrestato e costretto all'esilio. Lasciato il giornalismo poco dopo l'inizio del Consolato, si diede agli studî storici e letterarî, e pubblicò nel 1806, insieme col fratello Gabriel-Louis, una Biographie moderne (dal 1789), che fu sequestrata. Nel 1808 cominciò a lavorare alla sua opera maggiore, His toire des croisades (5 voll., 1811-22): opera che per un secolo godette d'una popolarità immensa. Nel 1811, col fratello, iniziò la Biographie universelle conosciuta appunto sotto il suo nome (1a ed. 1811-28). Riprese, alla Restaurazione, il suo giornale La quotidienne, che acquistò una posizione semiufficiale; ma fu tuttavia avversato dal governo sotto J.-B. Villèle. Raccolse una vasta bibliografia ragionata nella Bibliothèque des croisades (4 voll., 6a ed., post., a cura di J. Reinaud, 1840); compì nel 1830-31 un viaggio in Oriente (Lettres de l'Orient, 7 voll., 1832-37) e, in collab. con J.-J.-E. Poujoulat, intraprese una Nouvelle collection des mémoires pour servir à l'histoire de France, di cui uscirono 32 voll. (1836-44).