Uomo politico argentino (Buenos Aires 1793 - Southampton 1877). Dopo una prima elezione a governatore di Buenos Aires (1829-1832), venne rieletto con pieni poteri nel 1835. Durante la sua dittatura portò avanti una politica reazionaria favorendo gli interessi dei grandi latifondisti e reprimendo con violenza qualsiasi opposizione. Il tentativo di estendere l'egemonia di Buenos Aires anche su Paraguay e Uruguay oltreché sulle province interne, rafforzò il fronte dei suoi oppositori, fino alla sua definitiva sconfitta nel 1852.
Conservatore, ricco proprietario terriero, nel 1820 ottenne il comando della milizia provinciale di Buenos Aires, che trasformò di fatto nel suo esercito privato. Dopo la deposizione del governatore M. Dorrego a opera di J. Lavalle (dic. 1828), R. si impose quale leader dei federalisti, sconfiggendo Lavalle a Puente de Márquez (1829). Eletto governatore della provincia di Buenos Aires con poteri straordinari, R. abolì molte delle riforme introdotte da B. Rivadavia, restrinse la libertà di stampa, favorì la colonizzazione di nuove terre a spese degli Indios e potenziò notevolmente l'esercito. Scaduto il suo mandato nel nov. 1832, continuò a esercitare una notevole influenza sulla vita pubblica, mantenendo il comando della milizia. Nel 1835, solo dopo aver ottenuto dal Congresso provinciale poteri dittatoriali, accettò nuovamente la nomina a governatore, carica che mantenne ininterrottamente sino al 1852; autoproclamatosi "restauratore delle leggi", R. favorì gli interessi dei grandi latifondisti e degli allevatori, restituì alla Chiesa molti dei suoi antichi privilegi e impedì qualsiasi opposizione con la violenza e il terrore, utilizzando a questo fine le azioni criminali di una sorta di polizia segreta, denominata Mazorca. Nonostante il suo passato di campione del federalismo, R. estese l'autorità del governo bonaerense sulle province dell'interno più di quanto fossero riusciti a fare i suoi predecessori unitari e cercò di imporre l'egemonia di Buenos Aires anche su Paraguay e Uruguay. La chiusura dei fiumi Paraná e Uruguay alla libera navigazione e il sostegno accordato da Rosas ai conservatori di M. Oribe nella guerra civile uruguayana indussero però Francia e Gran Bretagna, principali partner commerciali di Montevideo, a imporre il blocco del porto di Buenos Aires (1845-48). A partire dal 1850 R. dovette fronteggiare la rinnovata insofferenza delle province interne per l'egemonia commerciale esercitata di fatto da Buenos Aires. Il caudillo di Entre Ríos, J. J. de Urquiza, riuscì infine a coalizzare contro il dittatore i suoi oppositori argentini, il Brasile (contrario all'ingerenza di Rosas in Uruguay) e i liberali uruguayani; sconfitto nella battaglia di Caseros (3 febbr. 1852), R. fu costretto a rifugiarsi in Inghilterra, dove visse fino alla morte.