Drammaturgo e romanziere giapponese (n. Tokyo 1940); uno degli esponenti di maggior rilievo, con Shuji Terayama, Minoru Betsuyaku e Makoto Sato, del teatro d'avanguardia degli anni Sessanta. Il suo nome è legato alla costituzione nel 1962 del cosiddetto teatro situazionale (jōkyō gekijō) e alla creazione della "tenda rossa", nel cuore di Tokyo, dove si rappresentavano i suoi drammi. Caratterizzato sulla scena dalla stravaganza dell'azione, da un ritmo incalzante e da continue metamorfosi degli attori, il mondo drammatico di K. ospita i grandi eroi della letteratura del passato, dal pirata John Silver (protagonista di una serie di drammi scritti tra il 1965 e il 1971: Jon Shirubā "John Silver"; Zoku Jon Shirubā "J. S., continuazione"; Are kara no Jon Shirubā "Cosa è successo da allora a J. S."), a Heathcliff (in Shōjo kamen "Maschera di ragazza", 1969) e D'Artagnan (in Kappa, 1978) a Cirano de Bergerac, senza contare i numerosi personaggi della tradizione giapponese. K. è inoltre autore di romanzi, tra i quali Sagawakun kara no tegami ("Una lettera dall'amico Sagawa", 1983; trad. it. L'adorazione, 1985), storia d'amore, follia e cannibalismo ispirata a un fatto di cronaca.