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Havlíček-Borovský, Karel

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Letterato e patriota ceco (Borová, Přibyslav, 1821 - Praga 1856). Intellettuale eclettico, fu soprattutto editore di giornali: il Národní noviny ("Il giornale del popolo"), intorno al quale nel 1848 si raccolse buona parte del movimento democratico ceco, e lo Slovan ("Lo Slavo"), focolaio di lotta contro l'assolutismo. Arrestato una prima volta, dopo la liberazione si sforzò di conciliare le aspirazioni del movimento di opposizione col governo di Vienna ma, ben presto disilluso, riprese la lotta, subendo vari processi. Fervente patriota, H. fu tuttavia difensore dell'unità dell'Impero austriaco. Fu anche poeta, con intento educativo e di propaganda politica.

Vita e attività

Si accostò durante gli studi universitari agli ideali nazionali e panslavi diffusi nella cultura herderiana e romantica; ma, dopo un soggiorno in Russia (1842-44), abbracciò il programma di F. Palacký, per l'emancipazione degli Slavi nell'ambito della monarchia viennese. Svolse intensa attività pubblicistica e politica. Nel 1846-48 redasse Pražské noviny ("Il giornale di Praga") con il supplemento Česká včela ("L'ape ceca"); nel 1848-50 Národní noviny ("Il giornale del popolo") col supplemento Šotek ("Il folletto"); nel 1850-51 il bisettimanale Slovan ("Lo Slavo"). Nei suoi giornali e nei suoi scritti politici H.-B. difese il programma del liberalismo austroslavo; simpatizzò coi Polacchi, rifiutando il primato della Russia sugli Slavi, sostenne i diritti della nazionalità ceca, caldeggiò l'unione dei Cechi e degli Slovacchi. Nel 1848, scoppiata la rivoluzione, fu inviato al parlamento boemo e poi a quello imperiale. Sebbene si fosse opposto al radicalismo antiasburgico, fu arrestato sul finire del 1851 e confinato a Bressanone, donde poté ritornare in patria solo nel 1855, alla vigilia della morte.

Opere

Compose circa 200 epigrammi, ma il suo nome è affidato soprattutto a tre opere poetiche: Křest svatého Vladimíra ("Il battesimo di san Vladimiro", scritto nel 1848-54, pubblicato nel 1876); Tyrolské elegie ("Le elegie tirolesi", scritte nel 1852 e pubblicate nel 1861); Král Lávra ("Re Lávra", scritto nel 1854, pubblicato nel 1870), pervasi di note satiriche e di amaro umorismo.

Vedi anche
Praga (ceco Praha; ted. Prag) Città della Repubblica Ceca (1.291.552 ab. nel 2018), capitale dello Stato, situata in un’area collinare, compresa tra i 190 e i 380 m s.l.m., lungo il corso del fiume Moldava (ceco Vltava), in posizione centrale nell’ampio bacino della Boemia, alla confluenza di alcune valli. ... nazionalismo Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il n. si è storicamente manifestato in due forme: come ideologia di liberazione delle nazioni oppresse e come ideologia della supremazia di una nazione sulle altre. Le origini Il ... Cecoslovacchia (ceco Česká a Slovenská Federativni) Stato federale dell’Europa centrale (127.900 km2), esistito dal 1918 al 1992, confinante con Germania, Austria, Ungheria, Ucraina e Polonia. Dal 1° gennaio 1993 si è diviso in due unità politiche sovrane e indipendenti, la Repubblica Ceca (➔ Ceca, Repubblica) e la ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ...
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