Uomo politico nordcoreano (n. in Siberia nel 1941 o, secondo le fonti ufficiali del governo, in Corea del Nord nel 1942 - m. 2011). Nel 1991 ha assunto la carica di comandante in capo dell'esercito nordcoreano e alla morte del padre Kim Il Sung (1994) gli è succeduto alla guida del paese. Nel 1997 è stato nominato segretario del Partito dei Lavoratori e nel 1998 capo del Comitato di difesa nazionale. Pur mantenendo una sorta di continuità con il regime instaurato dal padre, restio a qualsiasi cambiamento interno, sul piano della politica estera K. ha perseguito un riavvicinamento con la Corea del Sud, culminato nell'incontro con il presidente Kim Dae Jung nel 2000. Ha inoltre instaurato rapporti amichevoli con altri paesi quali Cina, Venezuela e Cuba, mentre pessimi rimangono quelli con gli USA, che nel 2002 hanno inserito il regime nordcoreano nel cosiddetto "asse del male", insieme a Iran e Iraq. Nel 2003 K. ha annunciato la ripresa di test nucleari al fine di sviluppare armamenti atomici; pur se più volte bloccato dopo lunghi bracci di ferro e tentativi di mediazione con gli Stati Uniti, tale programma ha definitivamente preso avvio nel 2006 ed è proseguito negli anni successivi. La morte dell'uomo politico, avvenuta nel dicembre 2011, e il passaggio della leadership nelle mani del figlio terzogenito e successore designato Kim Jong-un hanno suscitato nella comunità internazionale giustificati timori di una recrudescenza delle tensioni con la Corea del Sud, oltre che di nuove violazioni dei diritti umani e di ulteriori sviluppi del programma nucleare già avviato.