Drammaturgo danese (Ribe 1901 - Copenaghen 1961). Scenografo a Parigi, a Londra, al Teatro Reale di Copenaghen, poi direttore artistico del "Tivoli", esordì nel 1935 con Melodien der blev vaek ("La melodia perduta"): amabile ma pungente farsa dell'impiegatuccio piccolo-borghese e conformista. Nella commedia Eva aftjener sin barnepligt ("Eva compie il suo dovere di bambina", 1936) è satireggiata l'educazione borghese. Ancor più aspro e polemico è il dramma Anna Sophie Hedvig (1939). Durante l'occupazione tedesca A. scrisse drammi di più o meno aperta propaganda politica come Judith ("Giuditta", 1940) e Silkeborg (1945). Negli ultimi drammi (Vetsera blomstrer ikke for enhver "Vetsera non fiorisce per ognuno", 1950; Den blå pekingeser "Il pechinese blu", 1954; e soprattutto Skriget, "L'urlo", 1961) A. cercò una via d'uscita all'angosciosa solitudine dell'individuo, al pessimismo esistenzialistico in un'assai problematica fede nella solidarietà umana.