koinè Lingua comune, come uso linguistico accettato e seguito da tutta una comunità nazionale e su un territorio piuttosto esteso, con caratteri uniformi (in contrapposizione ai dialetti locali e alle parlate regionali, territorialmente limitati e disformi).
Fu detta κοινὴ διάλεκτος la lingua greca comune, basata sul dialetto attico, che a partire dal 4° sec. a.C., con le conquiste di Filippo e Alessandro Magno, si diffuse come lingua parlata e come lingua scritta e letteraria in tutto il Mediterraneo centro-orientale ellenizzato, eliminando progressivamente le parlate e i dialetti locali e imponendosi anche a parlanti di origine non greca. A differenza delle parlate greche di età anteriore, la k. è largamente nota attraverso scritture private (lettere commerciali e familiari, compiti scolastici ecc.) conservate nei papiri. È alla base del greco moderno con le sue varietà dialettali.