Patriota e uomo di mare (Ipsarà 1790 - Atene 1877), il cui nome è particolarmente legato ad ardite imprese guerresche con navi incendiarie (brulotti). Nel 1821, allo scoppio della guerra d'indipendenza contro i Turchi, K., allora capitano nella marina mercantile, si unì agli insorti ponendosi agli ordini di A. V. Miaùlis. Con brulotti da lui personalmente ideati e condotti, riuscì più volte a incendiare varie navi turche, come ad Alessandria d'Egitto e a Tenedo tra il giugno e il novembre 1822. Continuò nel 1824 le sue gesta a Samo e a Mitilene dove parteggiò per il dittatore G. A. Capodistria. Da allora K., che nel frattempo era stato nominato capitano di vascello e, poi, ammiraglio, cessò la sua attività marinaresca per dedicarsi alla politica. Creato senatore, fu più volte ministro della Marina e presidente del Consiglio.