Letterato e patriota slovacco (Uhrovec, Slovacchia Occid., 1815 - Modra, Slovacchia Occid., 1856). Primo codificatore di una lingua letteraria slovacca, illustrò il suo programma linguistico, etnografico e storico, ricco d'influssi hegeliani, in Nárečja slovenskuo alebo potreba písaňja v tomto nárečí ("Dialetto slovacco ovvero necessità di scrivere in esso", 1846) e O národních písních a pověstech plemen slovanských ("Sui canti e racconti popolari delle stirpi slave", 1853). Espose il suo programma politico, d'intonazione panslavistica, in Die Slawentum und die Welt der Zukunft (post., 1867). Nel suo volume di versi Spevy a piesne ("Canti e canzoni", 1853) alternò poesie d'ispirazione politica ad altre di natura più intimistica.