Malattia parassitaria causata da un protozoo (Lamblia, o Giardia, intestinalis) che si localizza nell’intestino, soprattutto nel duodeno. I microrganismi penetrano in forma cistica per mezzo di bevande e cibi contaminati da individui malati o da insetti precedentemente posatisi su feci infette. A seconda della localizzazione prevalente dei parassiti, si possono avere quadri clinici diversi: enterocolite, duodenite (con o senza colecistite e talora con epatite), disturbi dispeptici vari. La diagnosi si basa sull’esame parassitologico delle feci. La profilassi mira soprattutto a evitare che le feci dei malati divengano fonte di contaminazione dell’acqua e degli alimenti. Rimedi specifici contro la l. sono il bicloridrato del cloro-ossimetil-acridilamino-dietilaminopropanolo (chinacrina) e il metronidazolo.