lamprede
Vertebrati senza mascelle
Le lamprede sono Vertebrati primitivi, con bocca circolare provvista di dentelli e privi di mascelle. Respirano per mezzo di fori branchiali (sette per lato). Vivono come parassiti, attaccandosi alla pelle degli animali acquatici e succhiandone il sangue; spesso ne causano la morte. Alcune specie vivono solo in mare o in acqua dolce, altre migrano da un ambiente all’altro
Immaginate un animale dal corpo simile a quello di un’anguilla con la bocca rotonda e gli occhi piccoli che nuota sul fondo del mare o dei fiumi, in attesa di un pesce incauto da assalire. Queste sono le lamprede, animali antichissimi, i cui antenati – gli Ostracodermi – sono apparsi già alla fine del Cambriano, oltre 500 milioni di anni fa, quando erano gli unici vertebrati viventi. Le lamprede attuali vengono inquadrate nella classe dei Ciclostomi (dal greco «bocca rotonda») e riunite con gli Ostracodermi a formare la superclasse degli Agnati (dal greco «senza mascelle»).
La mancanza di ossa mascellari e mandibolari nei Vertebrati è quindi un carattere primitivo; durante l’evoluzione si è conservato solo in pochi organismi specializzati alla vita parassitaria. Infatti, il ruolo ecologico di questi animali consiste nell’aderire alle squame dei pesci e talvolta anche alla pelle dei cetacei, aprendovi una ferita e nutrendosi sia del loro sangue sia dei tessuti muscolari. In realtà, tale strategia è in bilico tra quella dei parassiti e quella dei predatori, poiché spesso la preda muore per le conseguenze della ferita.
Diverse specie di lamprede hanno un ciclo biologico complesso. Al momento della riproduzione, gli adulti risalgono i fiumi, si accoppiano deponendo decine di migliaia di uova sul fondale sabbioso o ciottoloso e poi muoiono. Si tratta di animali poco longevi la cui esistenza si conclude nel giro di pochi anni. Le larve (ammoceti) abbandonano presto il tratto superiore del fiume e si spostano a valle dove vivono infossate nel fango con la bocca rivolta verso la corrente. Infatti, diversamente dagli adulti, le larve non sono parassite né predatrici ma si nutrono di detriti e di microrganismi che filtrano dall’acqua. Successivamente, si spostano verso le foci, nelle lagune salmastre o nel mare dove diventano adulte.
La migrazione riproduttiva delle lamprede è simile a quella dei salmoni ma è esattamente il contrario rispetto a quella delle anguille che, viceversa, si riproducono in mare e trascorrono la maggior parte della loro vita nelle acque dolci.
Diverse specie di lamprede si trovano esclusivamente in acque dolci. Con ogni probabilità i loro antenati compivano una regolare migrazione riproduttiva ma poi hanno perduto questo comportamento. Tale trasformazione biologica si spiega con l’isolamento che queste specie hanno subito a causa di fenomeni geologici che hanno tagliato l’accesso al mare di interi bacini, costringendo gli organismi a diventare dulcacquicoli. Nel nostro paese troviamo la lampreda di ruscello (Lampetra planeri) e la lampreda padana (Lampetra zanandreai), endemiche delle acque interne italiane. In entrambe le specie, l’adulto ha l’apparato digerente regredito e non si nutre; infatti sopravvive consumando riserve di grasso e i propri tessuti.
Un tempo venivano considerati affini alle lamprede alcuni strani organismi marini dal corpo serpentiforme e privi di occhi. Si tratta delle missine (Myxine), la cui caratteristica fondamentale consiste nell’avere quattro o sei piccoli tentacoli sensoriali intorno alla bocca e due serie di denti. Questi animali trovano rifugio dai predatori infossandosi nella sabbia e a loro volta si nutrono di animali che vivono sul fondo o di carogne. Spesso vengono trovate dai pescatori dentro i pesci catturati con le reti. Probabilmente sono attirate dai movimenti irregolari dei pesci intrappolati e sul punto di morire e ne approfittano per penetrare nel loro corpo dalla bocca o dalle aperture branchiali.
Occupano una posizione sistematica ancora poco chiara; sembrano avere meno caratteri in comune con le lamprede di quanto si pensasse una volta, a parte la forma cilindrica del corpo e l’assenza di mascelle definite.