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lana

Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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lana


Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali (cammello, capra, lama, vigogna eccetera).

Industria

La l. viene tolta dagli animali vivi per mezzo della tosa, che si esegue normalmente in primavera e, talvolta, anche in autunno (doppia tosa). La resa in l. varia a seconda della razza, dell’età, dell’annata. Segue l’operazione di cernita, o scarto, per effettuare la separazione delle varie regioni, o zone, del vello. La l. così ottenuta si chiama l. greggia. Il ciclo di lavorazione completo della l. comprende tutte le lavorazioni necessarie alla trasformazione del vello in tessuto finito: filatura, cardatura, tessitura, rifinitura, tintoria. A causa, però, delle trasformazioni intervenute nell’industria della l., il lanificio ha subito importanti modificazioni sia strutturali sia tecnologiche rispetto alla configurazione tradizionale in cui si svolgeva la lavorazione laniera. Infatti, nella maggior parte dei casi, in esso si realizza il solo nucleo centrale della lavorazione: ritorcitura, preparazione della tessitura, tessitura. I filati sono per lo più acquistati da filature autonome o sono trasformati da filature per conto terzi, mentre le operazioni di tintoria e rifinizione sono svolte da apposite aziende. Dal punto di vista tecnologico, lo stabilimento destinato alla lavorazione laniera si è trasformato da azienda specializzata nella lavorazione dei semilavorati o dei tessuti di l. in azienda che lavora per lo più mischie di l. e fibre artificiali. Venuta meno l’esigenza del ciclo completo, sono derivate modifiche nella stessa tecnica costruttiva del lanificio: non più stabilimenti a diversi piani, ma capannoni industriali a un solo piano, dotati di condizionamento, idonei a ricevere macchinari ingombranti, con disponibilità di convenienti spazi per magazzini e depositi intermedi.

Nella classificazione commerciale della l. si tiene conto della qualità, del luogo di provenienza, delle caratteristiche di filabilità e di quelle della fibra. Fibra e filabilità sono espresse ricorrendo a una scala di finezze di uso generalizzato. La l. si classifica anche in base agli animali da cui viene ricavata. Le razze di pecora o di montone vengono usualmente suddivise in merinos o merine, incrociate, indigene.

Esistono anche l. minerali e vegetali. Tra le prime si ricordano la l. di scoria, prodotta con scorie metallurgiche allo stato fuso trasformate in masse filamentose, usate come materiale isolante; la l. di vetro, fibra di vetro usata come materiale isolante, come fibra tessile per tessuti incombustibili e resistenti agli agenti chimici, e per rinforzare carta, laminati plastici ecc.; la l. di acciaio, acciaio ridotto in fili sottilissimi, usato come materiale filtrante di gas e come abrasivo. Per l. vegetali si intendono diverse fibre vegetali presenti nei frutti capsulari o intorno ai semi di varie piante, per lo più dotate di lucentezza serica. È una l. vegetale, per es., il kapok.

Produzione

L’importanza della l. quale fibra tessile si è notevolmente ridotta a partire dalla seconda metà del 20° sec., in seguito alla realizzazione di tecnofibre di buona qualità, producibili a un costo inferiore (➔ fibra). La produzione mondiale di l. greggia supera i 2 milioni di t annui (2009). I Paesi maggiori produttori sono l’Australia (371.000 t), la Cina (364.000 t) e la Nuova Zelanda (179.000 t); seguono, a grande distanza, l’Iran (75.000 t), la Gran Bretagna (65.000 t) e l’Argentina (61.000 t). L’Italia è tra i più importanti produttori mondiali di filati e di tessuti di lana.

lana

Vedi anche
seta Sostanza elaborata da alcune specie di Insetti (particolarmente dal baco da s., la larva del Lepidottero Bombyx mori) come secrezione di particolari ghiandole dette seritteri, dalle quali esce per due orifizi detti filiere, in forma di due bavelle, che, a contatto con l’aria, si rapprendono e si saldano ... Merino Razza di pecore di fama mondiale per il pregio della lana che se ne produce; fu portata originariamente dall’Africa in Spagna, poi nel 1789 fu introdotta in Australia dove, trovando condizioni climatiche e di pascolo oltremodo favorevoli, si sviluppò rapidamente, passando da 6120 capi del 1800 a 70 milioni ... ovini Nome, privo di valore sistematico, con cui vengono indicati i Mammiferi Artiodattili Bovidi appartenenti al genere Ovis, che comprende 7 specie, diffuse nelle regioni neartica e paleartica: la pecora domestica (Ovis aries), con le sue diverse razze; l’urial (O. [orientalis] vignei), diffuso nelle zone ... cheratina Proteina fibrosa del gruppo delle scleroproteine diffusa nei tessuti di rivestimento; i capelli ne contengono il 13%. Si distingue in: α-c. e β-cheratina. L’α-c. contiene zolfo sotto forma di cistina, resiste agli agenti chimici ed è insolubile in acqua; per riduzione dei legami disolfuro diventa solubile ...
Tag
  • NUOVA ZELANDA
  • FIBRA TESSILE
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  • AUSTRALIA
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    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Giorgio Bertoni Vestirsi con il pelo degli animali La lana, ricavata da pecore, capre e altri animali, è stata probabilmente la fibra più ampiamente utilizzata nel corso della storia: dagli antichi Greci e Romani all’età comunale, dalla rivoluzione industriale alla globalizzazione, ogni epoca ha fatto i ...
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    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
    Adolfo Cecilia (XX, p. 454; App. II, II, p. 151; III, I, p. 959; IV, II, p. 295) La positiva inversione di tendenza nella produzione della l., verificatasi a metà degli anni Settanta in corrispondenza con il calo della produzione di fibre chimiche dovuto agli aumenti del prezzo del petrolio, ha segnato ...
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    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    (XX, p. 454; App. II, 11, p. 151; III, 1, p. 959) Ornella Grandis Produzione mondiale. - La produzione mondiale di l., pari a 2.631.000 t nel 1975 (v. tab. 2), supera di sole 30.000 t quella registrata nel 1961; ma nel quindicennio si sono verificate oscillazioni piuttosto rilevanti. A un modesto ...
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Vocabolario
lana
lana s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di...
vèllo
vello vèllo s. m. [dal lat. vellus (-ĕris); forse incrociato con vĭllus «villo»]. – 1. a. Il mantello degli animali produttori di lana, che, in zootecnia, si distingue in aperto, semiaperto o chiuso, a seconda che i singoli fiocchi siano...
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