Teologo (Siena 1484 circa - Napoli 1553); sotto l'influenza delle opere di G. Savonarola, vestì l'abito domenicano a S. Marco in Firenze (1517). Fu spesso in Francia, poi a Napoli frequentò il circolo di Vittoria Colonna; partecipò al Concilio di Trento, fu (1546) vescovo di Minori, poi (1552) arcivescovo di Conza. La sua produzione teologica è vastissima: polemizzò contro i luterani e contro B. Ochino, trattò dei problemi teologici più discussi nell'epoca (predestinazione e grazia, immacolata concezione, culto dei santi, autorità della Chiesa), incorrendo anche in vivaci polemiche con altri confratelli per la novità di alcune sue tesi e per la sua adesione alle dottrine di G. Duns Scoto, filosofo francescano.