Scrittore svedese (n. Stoccolma 1944 - ivi 2021). Impegnato sin dagli anni Sessanta in una personale e intensa ricerca poetica (Syréner, snö "Lillà, neve", 1963; Stupor, 1968; Nattarbete "Lavoro notturno", 1976; Hjärta i hjärta "Cuore nel cuore", 1980), autore di romanzi (Biskötarna "Gli apicoltori", 1970), è noto soprattutto per le opere teatrali, cupe raffigurazioni di ambienti borghesi sostenute da un linguaggio quotidiano e incisivo: Fursteslickaren ("Il leccapiedi del principe", 1973); Orestes (1980); En fruktansvärd lycka ("Una terribile felicità", 1981); Kaos är granne med Gud ("Il caos è vicino a Dio", 1982); Natten är dagens mor ("La notte è madre del giorno", 1983); Endagsvarelser ("Creature effimere", 1987); Och ge oss skuggorna ("E dateci le ombre", 1991). A partire dagli anni Novanta si è dedicato prevalentemente al teatro. Nel 1995 ha pubblicato De döda pjäserna ("Giochi finiti"), che comprende quattro volumi con testi teatrali e frammenti del periodo 1989-94; del 1999 è invece Skuggpojkarna ("I ragazzi-ombra"). Nel 1999 ha assunto la direzione artistica del Riksteatern, un'associazione culturale non-profit che organizza spettacoli teatrali in tutta la Svezia.