Vergine, Lea. – Critica d'arte italiana (Napoli 1938 - Milano 2020). Studiosa dei nuovi linguaggi visivi, in Il corpo come linguaggio (1974) ha analizzato la nascita e l'evoluzione della body art. Ha posto in rilievo (in L'altra metà dell'avanguardia 1910-1940. Pittrici e scultrici nei movimenti delle avanguardie storiche, 1980) la funzione delle donne nei fenomeni artistici della prima metà del 20° sec., apportando un contributo fondamentale sia nell'approccio critico sia nella rivalutazione dell'opera artistica femminile. Tra le sue numerose pubblicazioni si segnalano: Attraverso l'Arte/Pratica Politica (1976); L'arte ritrovata (1982); L'arte in gioco (1988); Gli ultimi eccentrici (1990); L'arte in trincea. Lessico delle tendenze artistiche 1969-1990 (1996); Art on cutting edge (2000); Ininterrotti transiti (2001); Quando i rifiuti diventano arte. Trash rubbish mongo (2006); Parole sull'arte 1965-2007 (2008); La vita, forse l'arte (2014). Nel 2017 il testo autobiografico L'arte non è faccenda di persone perbene, scritto in collaborazione con C. Gatti, ne ha compiutamente ricostruito il percorso umano e artistico.