Movimento letterario e artistico (fr. lettrisme) fondato a Parigi nel 1945 da Isidore Isou (pseudonimo del poeta e pittore francese Ioan-Isidor Goldstein, Botoşani 1925 - Parigi 2007), autore di Les lettristes sont irrecupérables (2005). La sua forma tipica è il poema lettrista, testo-partitura destinato all’esecuzione vocale, composto da suoni privi di significato, trascritti mediante le lettere dell’alfabeto. A ciò si accompagna, sul versante visivo, la ricerca di una scrittura (ipergrafia) che utilizzi tutti i mezzi di notazione possibili (grafici, stenografici, criptografici, algebrici, numerici, musicali), mentre nel campo della pittura si propongono le lettere dell’alfabeto come materiale estetico non oggettivo. Tecniche lettriste furono sperimentate anche nella produzione di film. Intorno al 1950 facevano parte del movimento i poeti e pittori M. Lemaître, J. Spacagna, R. Sabatier, Altagor, G. Pomerand, R. Altmann, J.-L. Brau, G.J. Wolman e F. Dufrêne (gli ultimi tre diedero il via, verso il 1960, alla tendenza ultralettrista, che persegue una poesia ancor più decisamente prelinguistica, fondata sull’emissione di rumori, urli, gemiti, sospiri). Le forti valenze politico-rivoluzionarie del l. furono raccolte e sviluppate da G.-E. Debord, che nel 1952, con G.J. Wolman e altri, creò il gruppo scissionista dell’Internazionale lettrista e successivamente il bollettino d’informazione Potlatch (1954-57). Il gruppo si fuse con il movimento immaginista (fondato nel 1953), dando vita all’Internazionale situazionista (1957).