Pittrice russa (Mosca 1889 - ivi 1924). Una delle personalità di maggior rilievo dell'avanguardia russa. Nelle sue opere più significative la scomposizione delle forme si concilia con l'elemento dinamico.
Di famiglia agiata e colta, dopo gli studi a Mosca fece un viaggio in Italia, (1910) e a Parigi (1912-13) lavorando negli studi di Le Fauconnier e Metzinger. Tornata in Russia, partecipò alle varie manifestazioni di avanguardia, presentando le sue opere ispirate al cubismo in mostre a San Pietroburgo (Tramvay V e 0,10, 1915) e a Mosca (Il magazzino, 1916). Dopo il 1921 si dedicò prevalentemente all'arte applicata, insegnò al Vchutemas e lavorò in una fabbrica tessile.
L'opera della P. se risente fortemente l'influenza di K. Malevič in opere come la Figura seduta (1915) e quella di V. Tatlin nella serie dei Rilievi (1916), si impone con uno stile personale di composizione astratta nelle serie Pitture architettoniche (1916-18) e Costruzioni Spazio-Forza (1921-22): queste, eseguite generalmente su tavole non levigate, hanno come motivo dominante forme angolose, dipinte in blu, verde, rosso, che producono un'intensa impressione di movimento ed energia. Nel 1917 P. eseguì la decorazione dei locali del Soviet di Mosca e numerosi manifesti rivoluzionari. Nel 1920 disegnò con A. Vesnin un progetto per la decorazione della Piazza Rossa in occasione della Terza Internazionale. Si interessò anche di teatro, realizzando con V. E. Mejerchol´d la prima «architettura scenica» costruttiva per Le cocu magnifique di F. Crommelynck (1922): gabbie, ruote, dischi, eliche girevoli, messe in risalto dalla nudità dello spazio circostante, formavano un unico ingranaggio organico. Opere a Mosca (Galleria Tret´jakov), a San Pietroburgo (Museo Russo), ecc.