Vchutemas Acronimo di Vysšie chudožestvenno-techničeskie masterskie («Laboratori artistico-tecnici superiori»), scuola d’arte attiva a Mosca (1920-26) che, come il Bauhaus in Germania, rappresentò un tentativo di collegare la creazione artistica al mondo della produzione. Inquadrava facoltà artistiche e industriali, e preparava pittori, architetti e designer. Basilare il corso propedeutico obbligatorio, fondato sulla costruzione delle forme e del loro rapporto con il colore, sui principi di costruzione delle composizioni spaziali ecc. Tra i professori del V., oltre a pittori tradizionali (A.E. Archipov, D.N. Kardovskij) e pittori che partecipavano ai movimenti simbolisti (P.V. Kuznecov) e cezanniani (I. Maškov), un ruolo particolarmente importante ebbero costruttivisti e designer, come A. Rodčenko, V. Tatlin, L.A. Vesnin, V.F. Stepanova, El Lissitzky, Vladimir Favorskij, L.S. Popova, che elaborarono la metodologia di analisi estetico-funzionale della produzione industriale. Trasformato nel 1926 in Vchutein (Vysšij chudožestvenno-techničeskij institut «Istituto superiore artistico-tecnico»), osteggiato dalla cultura ufficiale, fu chiuso nel 1930.