Subregione della Calabria ionica, nella prov. di Reggio, omonima della regione storica della Grecia dalla quale provenivano i coloni che vi fondarono Locri Epizefiri. È formata dalla Piana di Locri (ampia poco più di 100 km2 ed estesa per una lunghezza di circa 35 km tra Roccella Ionica e Bianco), nonché dalla retrostante area montuosa e collinare che dal dossone della Melia, rilievo di raccordo tra la Serra e l’Aspromonte, digrada verso il mare. È coltivata a vite, agrumi e, soprattutto, a olivo. Turismo balneare. I centri principali sono Siderno e Locri (fino al 1934 Gerace Marina; 25,6 km2 con 12.899 ab. nel 2008). Nelle vicinanze di questa sorge l’antica città di L. Epizefiri, colonia greca la cui fondazione risale alla fine dell’8° sec. a.C., che divenne municipium romano dopo la guerra sociale (89 a. C.). I resti mostrano un abitato cinto da mura, che segue un impianto urbanistico regolare, cui si raccorda il teatro (4° sec. a.C.). Nel santuario di Marasà il tempio di Afrodite ebbe tre fasi edilizie (7°-5° sec. a.C.), con importante decorazione scultorea. Del santuario dorico di Zeus Olimpio (6° sec. a.C.), in località Casa Marafioti, resta l’archivio (39 tabelle iscritte in bronzo; 4°-3° sec. a.C.). Fuori le mura è il santuario di Persefone (7°-3° sec. a.C.), da cui provengono i pìnakes, serie di tavolette in terracotta a bassorilievo. Altri depositi votivi provengono dal santuario di Demetra Thesmophoros (6°-3° sec. a.C.). Presso il porto antico è un grande porticato con depositi votivi (stoà a U) e la cosiddetta Casa dei Leoni (4° sec. a.C.). La principale necropoli, in località Lucifero, fu in uso dal 7° al 3° sec. a.C.