Filosofo francese (Birmandreis, Algeria, 1918 - Parigi 1990). Dal 1948 "agrégé-répétiteur" nella École normale supérieure. Membro del partito comunista dalla Liberazione, A. è stato uno degli esponenti più significativi del pensiero marxista francese. Nelle sue opere (Pour Marx, 1965, trad. it. 1967; Lire le Capital, 1965, in collab. con altri, trad. it. 1968), A. ha distaccato radicalmente le opere giovanili di Marx da quelle della maturità (posteriori al 1845), sostenendo che esiste fra le une e le altre una vera e propria "rottura epistemologica". Lo sforzo di A. è teso a definire la "specificità irriducibile della teoria marxista" rispetto sia a Feuerbach che da Hegel. Fra dialettica hegeliana e dialettica marxiana A. vede un contrasto profondo e una eterogeneità radicale. Altre opere: Montesquieu, la politique et l'histoire (1959), Lénine et la philosophie (1969), Positions (1976).