Pseudonimo dello scrittore francese L.-F. Destouches (Courbevoie, Seine, 1894 - Meudon 1961). Laureato in medicina, esercitò a lungo la professione, anche nei sobborghi parigini, ricavando da quell'esperienza impressioni e spunti per la sua futura attività di scrittore e di polemista. Partecipò alla prima guerra mondiale: fu ferito e decorato. Esordì nella letteratura piuttosto tardi, nel 1932, con un romanzo che resta la sua opera più nota: Voyage au bout de la nuit, una interpretazione suggestiva delle crisi e dei tormenti politici e morali del periodo fra le due guerre. Scrisse quindi L'Église (1933); Mort à crédit (1936); Mea culpa (1937, resoconto di un suo viaggio in URSS); L'école des cadavres (1938); Bagatelles pour un massacre (1938; testo integrale, 1941); Les beaux draps (1941); Guignol's band (1943), nei quali si manifestò in toni violenti (ricorrendo non di rado al libero parlato del dialetto) con accenti pacifisti e antisemiti. Il suo linguaggio è sempre riccamente colorito, e, pur nella delicatezza di certe notazioni, scende a oscenità e si compiace di paradossi. Compromesso con il regime di Vichy, seguì i nazisti in ritirata, e poi si rifugiò in Danimarca, dove continuò a pubblicare libri di chiara intonazione reazionaria: L'agité du bocal (1948, contro J.-P. Sartre); Foudres et flèches (1949); Casse-pipe (1949). Rientrò in Francia nel 1951, a Meudon, dove riprese la sua attività di medico dei poveri e si dedicò alla stesura dei suoi ricordi di esilio e di disperato vagabondaggio attraverso l'Europa devastata dalla guerra: Féerie pour une autre fois (1952), Normance (1954), D'un château l'autre (1957), Nord (1960). Postumi sono stati pubblicati Le pont de Londres (1964, incompiuto, continuazione di Guignol's band) e Rigodon (1969, terminato nel 1961). Quasi tutta l'opera di C. è apparsa in traduzione italiana.