Geografo italiano (Ravenna 1920 - Firenze 2006), fu prof. nelle univ. di Messina (1953), Milano (1960) e Bologna (1975-95). Autore di parecchi studî di geografia umana, condotti con orientamento storicista, e di scritti epistemologici. Negò recisamente l'esistenza di una geografia unitaria e sostiene che i temi tradizionalmente considerati proprî della geografia fanno capo a tre ambiti disciplinari distinti (studio dei fenomeni fisici terrestri, ecologia, storia del paesaggio umanizzato), i quali, oltre a essere nettamente differenziati per oggetto di ricerca e metodo, sono riconducibili a piani conoscitivi diversi. Fu nominato socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei nel 1993 e socio nazionale nel 1995. Tra le opere: L'insediamento umano nella regione della bonifica romagnola (1949); La casa rurale nella Romagna (1950); L'alta e media valle del Trigno. Studio antropogeografico (1951); Geografia delle piante da zucchero in Italia (1956); Questioni di geografia (1964); Una geografia per la storia (1973) e un'ampia monografia sulla Calabria (1965; 2a ed. 1972). Tra i suoi ultimi studi spicca un'ampia ricerca di storia della cartografia in due volumi, dedicata a La Galleria delle carte geografiche in Vaticano (1994).