Commediografo italiano (Trani 1880 - Roma 1947). Il "grottesco" in 3 atti La maschera e il volto (1916) gli procurò rinomanza internazionale, soprattutto per la soluzione paradossale data al vecchio tema dell'adulterio (il marito tradito si limita a simulare l'uccisione della moglie), intonata a quei motivi del relativismo e dello sdoppiamento della personalità, che allora cominciavano ad aver voga nella letteratura e nel teatro, specialmente con L. Pirandello. Altre commedie: La scala di seta, 1917; Chimere, 1920; La morte degli amanti, 1921; Fuochi d'artificio, 1923; Jolly, 1928.