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In letteratura, uno degli aspetti del comico, che nasce da uno squilibrio, da una sproporzione voluta fra gli elementi rappresentativi (per es., la morte di Morgante nel poema di L. Pulci), o dal contrasto fra la drammaticità, la grandiosità della rappresentazione obiettiva di un personaggio e lo spirito parodistico o satirico nel quale lo scrittore lo immerge o con cui risolve inaspettatamente una situazione non comica (come in alcuni episodi del Don Chisciotte, dei poemi cavallereschi italiani ecc.). Teatro del g. si chiamò, nel primo dopoguerra, per estensione del sottotitolo dato da L. Chiarelli alla sua fortunata commedia La maschera e il volto (1916), tutto un genere di lavori teatrali inteso a ironizzare certi aspetti o situazioni della vita borghese, e del teatro che a questa si era ispirato; ma non tanto per un’esigenza di rinnovamento morale e sociale, quanto per un gioco o divertimento intellettualistico, per un amaro piacere di épater le bourgeois (e a tal fine si valse di motivi e modi propri del futurismo). Sicché il teatro del g., pur presentando alcune affinità con quello di L. Pirandello, di G.B. Shaw e di J.M. Synge, non andò oltre posizioni paradossali, o scivolò verso soluzioni farsesche; e il suo significato, nella storia del teatro italiano, va cercato soprattutto nell’azione negativa, di rottura delle convenzioni sceniche, e nel tentativo di fare tabula rasa del repertorio tradizionale. Oltre la citata commedia di Chiarelli, e altre sue, si ricordano come tipiche di questo teatro: L’uomo che incontrò se stesso (1919) di L. Antonelli, L’uccello del Paradiso e Quella che t’assomiglia (1920) di E. Cavacchioli.

Vedi anche
Luigi Chiarèlli Chiarèlli, Luigi. - Commediografo italiano (Trani 1880 - Roma 1947). Il "grottesco" in 3 atti La maschera e il volto (1916) gli procurò rinomanza internazionale, soprattutto per la soluzione paradossale data al vecchio tema dell'adulterio (il marito tradito si limita a simulare l'uccisione della moglie), ... Enrico Cavacchiòli Cavacchiòli, Enrico. - Scrittore italiano (Pozzallo, Ragusa, 1885 - Milano 1954). Esordì come poeta futurista (Le ranocchie turchine, 1908; ecc.); poi, con la commedia L'uccello del paradiso (1919), cui seguirono Quella che t'assomiglia (1919), La danza del ventre (1921), ecc., fu tra gli autori più ... farsa Componimento teatrale, che si propone essenzialmente di far ridere, trattato come genere a sé dal 15° sec. fin quasi ai nostri giorni. Fin dal 7° sec. la parola farza o farsia si trova nel latino ecclesiastico di Francia per indicare le interpolazioni di cui taluni uffici liturgici erano ‘farciti’, e ... George Bernard Shaw Scrittore e drammaturgo (Dublino 1856 - Ayot Saint Lawrence, Hertfordshire, 1950), di famiglia protestante di origine inglese. Visse poveramente a Dublino fino al 1876, quando raggiunse la madre a Londra. Tra il 1878 e il 1883 scrisse romanzi (The irrational knot; Love among the artists; Cashel Byron's ...
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  • PULCI
Vocabolario
grottésco
grottesco grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...
grottésca
grottesca grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
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