Uomo politico e storico (Torino 1802 - Trebiolo 1870). Vicino a Carlo Alberto, fu senatore (1848) e alla guida di diversi dicasteri (1852-56), affiancando all’attività politica gli studi storici. Pubblicò diverse opere tra le quali specialmente notevole Della economia politica del Medioevo (1839).
Funzionario del ministero degli Interni, nel 1827 pubblicò la sua prima opera storica, in 2 volumi, Delle storie di Chieri; dal 1830 membro dell'Accademia delle scienze (dove nel 1831 lesse tre importanti memorie Delle finanze della monarchia di Savoia, nei secoli XIII e XIV), ebbe nel 1832 da Carlo Alberto l'incarico di effettuare con D. Promis ricerche sulla storia sabauda, messe poi a frutto in Documenti, sigilli e monete appartenenti alla storia della monarchia di Savoia raccolti in Savoia, in Isvizzera ed in Francia (1833) e in Sigilli dei principi di Savoia (1834). L'opera che gli dette maggior fama fu Della economia politica del Medioevo, cui seguirono, tra l'altro, Storia della monarchia di Savoia (3 voll., 1840-44; arriva al 1383), Storia e descrizione della R. badia di Altacomba (2 voll., 1843-44), Storia di Torino (2 voll., 1846), Descrizione storica degli Ordini cavallereschi (2 voll., 1846). Uomo di fiducia di Carlo Alberto nel periodo delle riforme, senatore dal 21 ottobre 1848, fu poi per breve tempo nel 1852 ministro delle Finanze con D'Azeglio, quindi dell'Istruzione pubblica (1852-55) e degli Esteri (1855-56) con Cavour. Diminuito l'impegno politico, tornò a dedicarsi agli studi storici (Origini e progresso delle instituzioni della monarchia di Savoia fino alla costituzione del Regno di Sardegna, 2 voll., 1854-55; Della schiavitù e del servaggio e specialmente dei servi agricoltori, 2 voll., 1868).