Cremona, Luigi
Matematico (Pavia 1830 - Roma 1903). Fratello del pittore Tranquillo, dopo aver interrotto gli studi nel 1848 per partecipare come volontario alla guerra d’indipendenza, si laureò in ingegneria civile e architettura a Pavia nel 1853. Fu professore di Geometria superiore nell’università di Bologna (1860) e di Milano (1866); nel 1873 fu chiamato a Roma a dirigere la Scuola d’applicazione per gli ingegneri. Fu membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione, socio nazionale dei Lincei, senatore del Regno dal 1879 e ricoprì alcuni importanti incarichi governativi, impegnandosi sul fronte della riforma degli studi superiori e universitari. Nel 1898 fu per poche settimane ministro della Pubblica istruzione nel quinto gabinetto Rudinì, in carica dal 1° al 29 giugno nel pesante clima di repressione seguito ai tumulti di Milano. Allievo di Antonio Bordoni e Francesco Brioschi, Cremona è l’iniziatore di quella scuola geometrica italiana che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, aprirà nuove strade alla geometria pura (Introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane, 1861; Sulle trasformazioni geometriche delle curve piane, 1863-64), spianando il cammino allo studio della geometria algebrica.