Uomo politico italiano (Fubine Monferrato 1900 - Roma 1980). Militante socialista, dopo il congresso di Livorno e fino al 1928 fu tra i più attivi dirigenti del movimento giovanile comunista, rappresentando l'Italia nel comitato esecutivo dell'Internazionale giovanile comunista. Membro (dal 1933) della commissione politica del Comintern, organizzatore (1935) a Bruxelles di un congresso contro la guerra italo-etiopica, commissario politico poi ispettore generale delle brigate internazionali in Spagna, nel 1939 in Francia fu fatto internare dal governo Daladier e più tardi, passato in mano italiana, confinato a Ventotene. Liberato dal governo Badoglio, fu uno dei capi della guerra partigiana e dell'insurrezione, come comandante generale delle brigate Garibaldi e vicecomandante del Corpo volontarî della libertà. Dal 1946 fu ininterrottamente deputato del PCI. Alla morte di P. Togliatti (1964) gli succedette nella carica di segretario generale del partito, di cui successivamente (1972) divenne presidente. Tra i suoi scritti: Sulla via dell'insurrezione nazionale, 1943-45 (1954); Le brigate internazionali in Spagna (1956); I centri dirigenti del PCI nella Resistenza (1973); Chi ha tradito la Resistenza (1975); Continuità della Resistenza (1977).