Città dei Paesi Bassi (118.286 ab. nel 2009), capoluogo della prov. del Limburgo, sulla Mosa, presso il confine belga. La città vescovile, sorta poco a N di una stazione romana, è congiunta da un ponte, costruito alla fine del 13° sec., con il sobborgo di Wijk (stazione ferroviaria). M., luogo d’importanza strategica, fu cinta da una cerchia di mura e di fortificazioni che ne impedirono lo sviluppo fino al 1874, anno in cui quella cerchia fu abbattuta per far posto a nuovi quartieri periferici. Industrie metallurgiche, chimiche, della porcellana, del vetro, delle ceramiche; mercato di bestiame e di prodotti agricoli, nodo ferroviario e scalo della navigazione interna su canali.
Sorse nel 1° sec. d.C., dal 382 al 720 fu sede di vescovato poi trasferito a Liegi, e in età merovingia fu residenza reale; nell’881 un’incursione normanna ne arrestò il fiorente sviluppo, distruggendola. Risorse nel Medioevo e ottenne nel 1284 istituzioni comunali che la ressero fino al 1795; nel 1830-31 la resistenza del generale B.C.J. Dibbets contro i Belgi riuscì a conservarla ai Paesi Bassi.
La città è ricca di monumenti romanici: S. Servazio, del 6° sec., ricostruita dal 10° al 14°, con Westwerk (all’interno arca di S. Servazio, 1160, capolavoro dell’oreficeria mosana), chiostro del 15° sec. e importante tesoro; chiesa di Nostra Signora (11° sec.), tra le più belle del tardo-romanico renano. Gotici sono S. Giovanni e il vecchio municipio. Il nuovo municipio, con torre campanaria centrale di stile Rinascimento, è di P. Post (1664). Interessanti le architetture civili del 16°-18° secolo. Tra i musei, il Bonnefantenmuseum (nel nuovo edificio di A. Rossi dal 1995).
Per il Trattato sull’Unione Europea firmato a M. il 7 febbraio 1992 ➔ Unione Europea.