Stato dell’India (308.255 km2 con 69.279.000 ab. nel 2008); capitale Bhopal. Occupa la parte settentrionale dell’Altopiano del Deccan, con i rilievi dei monti Satpura e Vindhya; numerosi i corsi d’acqua, tributari del Gange (Son, Chambal), del Mare Arabico (Narmada, Tapi) o del Golfo del Bengala (Mahanadi). Il clima è di tipo monsonico caldo. Il manto forestale fornisce le migliori qualità di tek dell’India.
L’agricoltura è la principale risorsa economica per la popolazione: alla fine del 20° sec. il settore assorbiva circa il 75% della forza lavoro complessiva. La rete di irrigazione, che nel 1999 si estendeva su quasi 64 milioni di ha, ossia poco meno del 20% delle terre coltivate, è in fase di potenziamento. Lo Stato, accanto a estesi giacimenti di carbone, di basso contenuto energetico ma utilizzabile a fini termoelettrici, possiede grandi potenzialità idroelettriche, soltanto in parte utilizzate. L’industria è rappresentata da impianti alimentari, tessili, siderurgici (Bhilai), elettrotecnici, della carta e chimici. Le attività secondarie sono prevalentemente nella capitale; all’interno dello Stato, comunque, operano quasi 1000 imprese di medie, medio-grandi e grandi dimensioni, distribuite in ben 23 poli di sviluppo.
Lo Stato, creato nel 1948, fu modificato nel quadro del riordinamento del 1956. La capitale Nagpur, con il suo territorio di lingua marāṭhī, passò al Mahārāṣṭra. Al M. furono aggiunti i territori degli ex Stati di Madhya Bharat, Vindhya Pradesh e Bhopal: a quest’ultima città furono attribuite le funzioni di capitale. Altri grandi agglomerati urbani sono Indore, Jabalpur e Gwalior.