Nella medicina del passato, e in relazione alla teoria umorale propria della scuola ippocratica, prevalenza in un individuo dell’umore atrabile (➔ umore), che determina temperamento melanconico, ipocondria ecc.
Nella medicina moderna, intonazione spiacevole dell’affettività con inclinazione alla tristezza, allo scoraggiamento o all’ira. Può essere reattivo ad avvenimenti o situazioni sgradite, oppure, assumendo significato di sintomo morboso, avere valenza depressiva o distimica.