(o mandragola) Nome comune delle piante Mandragora officinarum (v. fig.) e Mandragora autumnalis. Sono piante perenni, acauli, con grossa radice ramificata, spesso di aspetto antropomorfo, alla quale si attribuivano virtù magiche e proprietà afrodisiache; i peduncoli fiorali sorgono dal mezzo della rosetta fogliare. La m. è abbastanza comune in Italia centro-meridionale e nelle isole. Contiene diversi alcaloidi, fra i quali farmacologicamente attiva la mandragorina.
Negli antichi erbari, e nel codice di Dioscoride di Vienna (del 512), la m. è raffigurata come una radice di forma umana con i peduncoli fiorali che formano un curioso casco, simili a penne sulla testa. Poiché, secondo la leggenda, la m. avrebbe provocato la morte dei cani, sia nel Dioscoride sia in altri erbari è rappresentato l’erborista che scopre la m., accompagnato da un cane spesso effigiato nelle convulsioni della morte.