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LABEONE, Marco Antistio

di Emilio Albertario - Enciclopedia Italiana (1933)
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LABEONE, Marco Antistio (M. A. Labeo)

Emilio Albertario

Il giurista più fertile e geniale degl'inizî dell'Impero. Figlio di quel Labeone giurista che si uccise dopo Filippi, restò fedele alla tradizione paterna e affezionato alla costituzione libera. Nato prima del 43 a. C., raggiunse la pretura; rifiutò, secondo Pomponio, il consolato offertogli da Augusto; secondo Tacito, invece, gli fu preferito il collega Ateio Capitone. Morì prima del 22 d. C. Suo principale maestro fu Trebazio. Spirito innovatore, il suo nome è frequentemente richiamato.

Avrebbe lasciato 400 libri, tra cui un commento alle XII Tavole; ampî commenti all'editto del pretore urbano e a quello del pretore peregrino; responsa, epistulae; un'opera Πιϑανά, che dovette esercitare cospicua influenza nella pratica, epitomata e criticamente annotata da Paolo; libri de iure pontificio; finalmente quaranta libri di Posteriores, opera postuma, aderente al sistema del ius civile e consistente in una collezione di responsi, di larga rinomanza, compendiata da Giavoleno.

Bibl.: C. Ferrini, Storia delle fonti del diritto romano, Milano 1885, p. 56 segg.; P. Krueger, Geschichte der Quellen, 2ª ed., Lipsia 1912, p. 154 segg.; T. Kipp, Geschichte der Quellen, 4ª ed., Lipsia 1919, p. 115; P. Bonfante, Storia del diritto romano, 3ª ed., I, Milano 1923, pp. 380-381; P. De Francisci, Storia del diritto romano, II, i, Roma 1929, pp. 352-353.

Vedi anche
Gaio Atèio Capitóne Atèio Capitóne, Gaio (lat. C. Ateius Capĭto). - 1. Tribuno della plebe nel 55 a. Ateio Capitone, Gaio, combatté in senato i triumviri e le leggi di Trebonio e tentò d'impedire la partenza di Crasso per la spedizione contro i Parti. 2. Giurista romano dell'epoca augustea, console nell'anno 5 d. Ateio ... Publio Nigìdio Fìgulo Nigìdio Fìgulo, Publio (lat. P. Nigidius Figŭlus). - Erudito romano (n. prima del 98 - m. in esilio 45 a. C.), che Cicerone dice iniziatore del movimento neopitagorico in Roma. Alleato politico di Cicerone al tempo della congiura di Catilina (63), pretore nel 58, durante la guerra civile parteggiò per ... Domizio Ulpiano Giurista romano (m. 228). Praefectus praetorio assieme a Paolo, è uno dei cinque giuristi indicati dalla cosiddetta legge delle citazioni (426) di Teodosio II e Valentiniano III, come coloro alle cui dottrine dovevano attenersi i giudici nella decisione delle controversie. Le sue opere maggiori sono ... Marco Coccèio Nèrva Coccèio Nèrva, Marco (lat. M. Cocceius Nerva). - Nome di due giureconsulti romani del sec. 1º d. Cocceio Nerva, Marco, padre e figlio, e rispettivamente nonno e padre dell'imperatore Nerva. Il primo (console suffetto nel 22 circa d. Cocceio Nerva, Marco, uccisosi nel 33), fu allievo di Marco Antistio ...
Altri risultati per LABEONE, Marco Antistio
  • Labeóne, Marco Antistio
    Enciclopedia on line
    Giureconsulto romano (n. prima del 43 a. C. - m. prima del 22 d. C.) della scuola di Trebazio Testa. Figlio di Pacuvio Antistio, giurista, avversario di Cesare, che si era fatto uccidere dopo la battaglia di Filippi (42), L., imbevuto di filosofia stoica, restò fedele alla tradizione paterna e alla ...
Vocabolario
antistare
antistare v. tr. e intr. [dal lat. antestare o antistare «stare davanti»], letter. – Stare davanti, essere in posizione antistante: procedendo poi in fila indiana verso lo spiazzo che antistava l’aia ed il portico (C. E. Gadda).
antìstite
antistite antìstite (ant. antiste) s. m. [dal lat. antistes «capo, soprastante», comp. di ante «davanti» e stare «stare»]. – Prelato, priore di una chiesa o di una comunità religiosa. In origine, la parola lat. antistes indicò, nel culto...
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