Uomo politico e diplomatico veneziano (Venezia 1500 - ivi 1573). Alternò importanti incarichi all'interno dello stato a un'intensa e proficua attività diplomatica. Fu capitano di Brescia (1530 e 1552) e di Vicenza (1535), podestà di Padova (1562-63), procuratore della Repubblica (1570), provveditore generale in Candia (1571), ma soprattutto, a più riprese (1550-58, 1560-62, 1570-72), riformatore dello Studio di Padova, cui cercò di dare, specie nell'ambito degli studî di diritto e di medicina, una organizzazione più moderna, come primo passo, essenziale, di un più ambizioso progetto di rinnovamento dello stato veneziano. Come diplomatico fu, tra l'altro, ambasciatore presso Ferdinando I (1541-43), Francesco I (1544-46), Carlo V (1548), Pio V (1566), bailo (1557-60) e ambasciatore (1566) a Costantinopoli, esprimendo i suoi giudizî in Relazioni che sono tuttora tra le fonti più precise e penetranti per la storia politica europea del sec. 16º.