Negli antichi Stati italiani, alto funzionario del governo. Il titolo trovò larghissima applicazione nell’amministrazione civile, soprattutto nella Repubblica veneta, dove si ebbero, in particolare, il p. generale in Dalmazia e Albania (16° sec.), il p. sopra i confini (16° sec.), i p. alle pompe (dal 1476), i tre p. alle biade (1363), i p. sopra le vittuarie (1527), i p. alla sanità (1485), il p. sopra i feudi, i p. sopra li luoghi inculti (1556)
Nell’amministrazione militare, specie a Venezia e a Firenze, p. del campo fu detto l’ufficiale che doveva provvedere, in tempo di guerra, il necessario alle truppe. Il p. dipendeva a Firenze dai Dieci e a Venezia dal Senato. Le sue attribuzioni si fecero così ampie che talvolta arrivò ad assumere la direzione e la responsabilità delle operazioni.
Nelle marine medievali, specialmente in quella veneta, erano considerate due specie di p., quello dell’armata e quello del porto: ambedue le cariche avevano carattere logistico. Il primo era molto spesso il comandante generale in seconda dell’armata stessa e sovrintendeva alle provviste e all’armamento; quello del porto aveva incarichi analoghi per le opere di terra. Nella marina veneta si ebbero anche i p. della Camera del mare, o ‘padroni’ dell’arsenale, che risiedevano nell’arsenale e sovrintendevano a tutti i lavori. Tali p. nel 16° sec. erano 20, poi scesero di numero fino a 3. Nel 1919 fu ripristinata la carica di p. per il solo porto di Venezia, in omaggio all’illustre tradizione; essa corrispondeva a quella di commissario del porto.
Attualmente il titolo di p. spetta a chi nel consiglio direttivo di un’associazione, di un’azienda ecc. ha la responsabilità del settore amministrativo; in particolare, a chi è a capo di un determinato settore dell’amministrazione statale. Provveditorato generale dello Stato Organo dell’amministrazione statale istituito nel 1923 con il compito di provvedere all’acquisto, conservazione e distribuzione di tutto quanto potesse occorrere per il funzionamento dei vari uffici statali e all’amministrazione dei beni immobili patrimoniali dello Stato. È stato soppresso nel 2001 e le sue funzioni sono state affidate in parte al Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle finanze e in parte alla società CONSIP, il cui unico azionista è lo stesso ministero.